Roma, 20 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Cucco – La Nascita e le numerose rogne nello sviluppo dell’aereo ed altri problemi: chiarimenti dal Generale Preziosa. Segue intervista. – “Un progetto costosissimo. Una macchina inutile. Un aereo con mille problemi.” Gli attacchi al velivolo che costituirà la spina dorsale della nostra Aeronautica Militare (e della nostra aviazione imbarcata…) per i prossimi decenni sono stati numerosi ed oramai l’F-35 è un bersaglio facile.
Perché? In quanto “popolare”. Per lustri chiunque volesse denigrare una scelta tecnologica fatta a suo tempo dagli addetti ai lavori (gli utenti finali, le Forze Armate) era libero di farlo, con leggerezza e senza competenza. Il risultato è quello odierno: “F35” è diffusamente sinonimo di “inutile spreco”.
Chi è abituato a commentare o farsi un’idea basandosi su un titolo o mezza foto può smettere di leggere ora, poche righe saranno state già uno sforzo inusuale.
Gli altri, come quelli che hanno seguito questa testata quando ha raccontato controcorrente (talvolta solitaria) verità scomode su conflitti, su governanti fino alle più clamorose manipolazioni dell’informazione, proseguano… ci sono aspetti inediti da comprendere.
La nascita dell’F-35. Il programma statunitense Joint Strike Fighter – siamo nei primi anni novanta (25 anni fa!) – era mirato a trovare un velivolo che, con minime differenze di costo, potesse soddisfare le esigenze di aeronautica, marina e marines.
Il vincitore della competizione fu il prototipo X-35 (foto seguente) della Lockheed Martin, il velivolo destinato a divenire l’odierno F-35 Lightning II. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/evidenza/interviste/il-vero-scandalo-f-35-litalia