Respinto ricorso di 10.059 pensionati contro il decreto Poletti

Roma, 21 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La Corte europea dei diritti umani ha respinto il ricorso di 10.059 pensionati contro il decreto Poletti (2015) sulla perequazione delle pensioni dal 2012. (Segue articolo). – I pensionati, rappresentati tutti dall’avvocato Pietro Frisani, avevano presentato ricorso a Strasburgo all’inizio dell’anno contro il decreto Poletti (n.65/2015) sostenendo che il provvedimento, adottato per rimediare alla bocciatura da parte della Corte Costituzionale di quanto previsto dal decreto “salva-Italia” del 2011, avrebbe “prodotto un’ingerenza immediata sulle loro pensioni per il 2012 e 2013 e permanente per effetto del blocco sulle rivalutazioni successive”.

Inoltre, secondo i ricorrenti, la misura “non ha perseguito l’interesse generale, è sproporzionata” e avrebbe violato il loro diritto alla proprietà.

La Corte di Strasburgo gli ha dato torto. Nella decisione d’inammissibilità i giudici sostengono che la riforma del meccanismo di perequazione delle pensioni è stata introdotta per proteggere l’interesse generale.

In particolare per “proteggere il livello minimo di prestazioni sociali e garantire allo stesso tempo la tenuta del sistema sociale per le generazioni future”, e questo in un periodo “in cui la situazione economica italiana era particolarmente difficile”. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/corte-strasburgo-boccia-class-action-sulle-pensioni_3152834-201802a.shtml

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