Roma, 27 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marco Franchi – Su questa decisione è intervenuta anche Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982, che chiede l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Segue. – Dal 3 settembre Sergio De Caprio, il “capitano Ultimo” dei carabinieri che nel 1993 arrestò Totò Riina, non avrà più la scorta. La decisione è stata presa il 31 luglio su proposta della prefettura competente.
Ed è stata ufficialmente comunicata con queste parole: “Per opportuna notizia e per gli adempimenti di competenza, si informa che, in adesione alla proposta formulata in esito alla riunione di coordinamento delle forze di polizia, tenutasi il 31 scorso luglio, l’ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale ha disposto la revoca della misura di tutela su auto non protetta (quarto livello di rischio) già svolta a protezione del colonnello Sergio De Caprio”.
E quindi si invita a “disporre la dismissione del predetto servizio tutorio con decorrenza dal 3 settembre, dando assicurazione a questo ufficio in ordine alla effettiva cessazione del servizio”.
Sull’argomento è intervenuta Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982, che chiede l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“In questo foglio – scrive Rita Dalla Chiesa sul suo profilo Facebook – c’è scritto che, dal 3 settembre, verrà tolta la scorta al Capitano Ultimo. A colui che arrestò Totò Riina. Il 3 settembre venne anche ucciso mio padre. Ministro Matteo Salvini lei sa di questa aberrante decisione? La scorta a Saviano sì, e a Capitano Ultimo no?”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/tolta-la-scorta-a-ultimo-il-viminale-chiarisca/