Roma, 27 agosto 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La riforma della Giustizia promossa dal Ministro Nordio, porta novità per i militari, infatti le carriere si bloccheranno solo a condanna definitiva, approfondiamo.
È entrata in vigore ieri la Legge 9 agosto 2024, n. 114 (cd. “Legge Nordio“), recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 187 del 10 agosto 2024.
Importante la novità prevista,nello specifico,per i militari,dal momento che, l’art. 7 della suddetta ha preveduto la modifica dell’art. 1051 comma 2 del C.O.M. (la lettera a) è sostituita dalla seguente: ”nei cui confronti sia stata emessa, per delitto non colposo, sentenza di condanna in primo grado ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta o decreto penale di condanna esecutivo, anche qualora la pena sia condizionalmente sospesa”) in base al quale, da ora (anzi,da ieri) in avanti potranno essere inseriti nell’aliquota di avanzamento anche quei militari che siano solamente rinviati a giudizio (o ammessi a riti alternativi) per delitti dolosi.
Circostanza che, prima, era invece preclusa, non potendo aspirare al passaggio di grado tutti coloro che, appunto, fossero destinatari di un semplice rinvio a giudizio1 che, come noto, non significa nulla in termini di asserita colpevolezza dell’imputato, a maggior ragione se si consideri che, nel nostro ordinamento, viga la presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.
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