Roma, 23 novembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Dopo le riunioni tenutesi in settimana presso la Funzione Pubblica, la situazione sui rinnovi pare in stallo, ci sono ancora molti nodi da sciogliere.
Il 20 novembre si è tenuto il nono incontro delle APCSM in Funzione pubblica, in cui la discussione si è concentrata in particolar modo sulla parte accessoria, incluso il lavoro straordinario. Tra i sindacati militari non c’è una visione comune in tal proposito, in quanto le sigle propongono soluzioni differenti per fronteggiare le necessità del personale. Il tempo non aiuta di certo a distendere le tensioni, visto che il rinnovo di contratto è guardato con notevole apprensione, tanto dai sindacati quanto dai militari.
Straordinari e compensi forfettari: facciamo il punto del nono incontro
L’ASPMI ritiene la ridefinizione del lavoro straordinario una priorità in questo rinnovo contrattuale, chiedendo l’apertura di un tavolo ad hoc per fare chiarezza. “Il mutuo e il pane non si pagano con le ferie” ha incisivamente dichiarato il Segretario generale Francesco Gentile, che ribadisce la necessità di eliminare la sperequazione rispetto alle Forze di Polizia. Ha infatti sottolineato che il personale contrattualizzato delle Forze Armate è ben lontano dal pagamento completo delle ore di straordinario prestate, dovendosi per lo più accontentare dei giorni di recupero compensativo.
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