Riordino dei ruoli: Falle e scontento generale

Roma, 04 Dic 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giorgia Ferri – Il ministro Lorenzo Guerini avalla in silenzio. Segue. – In soldoni, il cambiamento vaticinato non c’è stato e non ci sarà. Se la politica del “cambiamento” è finita col rivelarsi molto più addentra alle dinamiche di palazzo rispetto a quella della Prima Repubblica, considerata dai seguaci dei “vaffa” come il male assoluto; figurarsi se a questi “uomini di potere” può importare qualcosa dei servitori dello Stato e delle classi meno abbienti dell’apparato.

Del resto, è sempre stato così: mettiamoci l’anima in pace. Il vero “cambiamento” non c’è stato e forse mai ci sarà, almeno finché i deboli saranno contrapposti ai forti e chi ha le mani in pasta preferirà tirare a campare piuttosto che operare la vera “rivoluzione”.

Per il semplice fatto che questo riordino farsa non è la rivoluzione che il personale militare si aspettava, non lo è neppure lontanamente, ma è l’ennesima copia sbiadita di una presa per i fondelli, volta a gettare fumo negli occhi e a spingere qualche poco avveduto personaggio ad esclamare: «Vedi, qualcosa è stata fatta!» Non serve più, non basta più.

Non giova a nessuno mettere in campo delle leggi raffazzonate salvo poi urlare allo scandalo quando si è seduti sui banchi dell’opposizione, come se in quel frangente e a varare quelle norme, gli stessi parlamentari indignati non avessero contribuito e non ne fossero stati parte attiva.

Come è ovvio che sia, i delegati intercettati sono amareggiati e delusi. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.sassate.it/riordino-dei-ruoli-falle-e-scontento-generale-il-ministro-guerini-avalla-in-silenzio/

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