Roghi in Sicilia: Forestali che lavorano a chiamata, pochi mezzi e la mano della mafia

Roma, 07 Set 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Manuela Modica – Da Palermo a Trapani, da Catania e Messina un’ampia area dell’isola è bruciata negli ultimi giorni di agosto. Segue. – “Spero in un ultimo sussulto di dignità e chiedo a queste persone che hanno appiccato il fuoco di autodenunciarsi. Chiedo anche a chi sa qualcosa che venga a riferire, perché quel che è successo è gravissimo”.

Usa queste parole Angela De Luca, sindaca di Altofonte, nel Palermitano, per rivolgersi ai suoi concittadini. “Sono nella stanza del segretario comunale e da qui vedo lo sfregio inaudito al nostro bosco.

Non è una questione solo di rabbia ma di grande paura: già le prime rocce hanno cominciato a rotolare verso l’abitato. Cosa succederà adesso? Cosa succederà alle prime piogge?”, è l’allarme lanciato dalla sindaca.

“Una strategia criminale concordata”- Nel comune siciliano a causa degli incendi dell’ultimo fine settimana di agosto sono andati in fumo 900 ettari del bosco della Moarda. E alcuni roghi non sono ancora completamente spenti: “Le radici ancora bruciano”, dice la sindaca.

E dire che il bosco della Moarda era stato piantato nel dopoguerra proprio per riparare gli abitanti di Altofonte: “Prima c’era fango, c’erano smottamenti, poi hanno piantato gli alberi ed eravamo al riparo, adesso le case sono a rischio”.

La voce della sindaca, sostenuta dalla preoccupazione per i suoi concittadini, tocca ottave alte. Era alta anche domenica mattina quando alle 7 del mattino la sindaca ha chiamato il presidente Nello Musumeci per chiedere l’invio dei Canadair:…L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/06/forestali-che-lavorano-a-chiamata-pochi-mezzi-e-la-mano-della-mafia-ecco-perche-in-sicilia-i-roghi-devastano-le-riserve-ogni-anno/5918329/

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