Salute: Vigili del Fuoco, Lo stress degli eroi

Genova, 09 Set 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Massimiliano Salvo – Incubi e ipertensione ma nessuno si affida agli psicologi. (Segue articolo). – Sotto il Ponte Morandi, nelle prime 72 ore dopo il crollo, sono intervenuti 388 Vigili del Fuoco liguri e di altre regioni. Hanno scavato tra le macerie alla ricerca dei dispersi, ritrovando decine di cadaveri quasi sempre dilaniati.

Per venire incontro all’eventuale shock dei propri uomini, il comando dei Vigili Fuoco di Genova ha attivato la procedura di supporto psicologico: negli ultimi dieci giorni ci sono stati due incontri con un team composto da pompieri laureati in psicologia.

« Sono andati deserti, mi sono presentato solo io » , racconta il vigile del Fuoco Stefano Giordano, coordinatore nazionale del sindacato Usb. «La ragione è che i pompieri hanno il terrore di confidare all’amministrazione i propri problemi».

È un tema che scalda gli animi, l’assistenza psicologica dei vigili del fuoco. Perché chi è abituato a lavorare tra incendi, fughe di gas e feriti non sempre riesce a lasciarsi dietro alle spalle le esperienze più atroci.

«Molti colleghi non dormono di notte, hanno incubi frequenti, soffrono di ipertensione » , spiega Giordano. «Ma questi problemi non escono allo scoperto » .

Per il sindacato Usb, la ragione sta nel sistema di supporto psicologico stesso: è su base volontaria, poco pubblicizzato, con sedute che non si preoccupano della partecipazione di chi è in turno o in ferie.

« Questo perché il Corpo non ha le risorse per sostituire i propri uomini con problemi fisici o psicologici, e nemmeno per supportarli successivamente», sostiene Giordano.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://genova.repubblica.it/cronaca/2018/09/07/news/pompieri_lo_stress_degli_eroi_ti_confidi_rischi_l_idoneita_-205799089/

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