Roma, 13 Apr 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gianandrea Gaiani – Le prime avvisaglie della ripresa dei flussi illegali si sono avute il 27 marzo quando 44 egiziani e iracheni approdarono a Cerano di San Pietro Vernotico, nel brindisino. (Segue). – L’epidemia di Coronavirus in Italia non ferma gli sbarchi di migranti illegali nella Penisola e se i numeri non sono certo quelli fuori controllo registrati tra il 2013 e il 2017 dall’inizio dell’anno a oggi sono sestuplicati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: 3.050 contro 551.
Le prime avvisaglie della ripresa dei flussi illegali si sono avute il 27 marzo quando 44 egiziani e iracheni approdarono a Cerano di San Pietro Vernotico, nel brindisino. Il gruppo è stato localizzato mentre si stava cambiando i vestiti bagnati con altri asciutti, da un operatore della vigilanza privata. I clandestini.
Tra i quali due bambine, si sono dichiarati minorenni e indossavano tutti la mascherina chirurgica, fornita loro dagli scafisti.
Un dettaglio che unisce al danno la beffa: ben disposti a pagare criminali pur di farsi accogliere e mantenere in Italia, i migranti illegali destinati comunque a restare in quarantena sono attenti a non farsi contagiare dal coronavirus.
Il 6 aprile sono sbarcati invece a Lampedusa in 36, tra cui 11 donne due delle quali in stato di gravidanza, provenienti dalla Tunisia anche se fonti tunisine sostengono che che “i tentativi di emigrazione dalla Tunisia sono in netto calo”.
Romdhane Ben Amor, dell’ong Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes), ha precisato che nel marzo del 2020 sono stati sventate quattro partenze contro le 25 di febbraio e le 22 di gennaio. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2020/04/il-virus-non-ferma-i-clandestini-e-neppure-le-ong/
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