Roma, 12 febbraio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Fa scalpore una recente sentenza con cui i giudici hanno deciso il risarcimento a favore degli eredi di un militare internato in un lager dopo l’arresto nel 1943, il MEF paga solo 300.000 euro.
Dopo più di 80 anni e una trafila giudiziaria-burocratica, i discendenti di un soldato veneto, internato in un lager dai tedeschi dopo l’8 settembre hanno ottenuto il risarcimento dei danni della prigionia.
E l’importo iniziale stabilito dal tribunale, di circa 140.000 euro, poi ricalcolato con gli interessi in 307.000 euro, è stato versato dallo specifico fondo del Ministero dell’economia appositamente costituito nel 2022.
Il militare era fra i 700.000 soldati che vennero arrestati dopo l’armistizio del 1943 e internati nei Lager. Venne arrestato a Firenze il 9 settembre 1943 e fu poi deportato in vari campi di lavoro in Germania, dove ha svolto più mansioni, dalla falegnameria all’agricoltura. I suoi eredi hanno chiesto il risarcimento appellandosi ai tribunali, finché nel 2019 il Giudice monocratico ha condannato la Repubblica Federale di Germania a pagare un indennizzo di 139.369,62 euro, con interessi del 3,5% annuo a partire dalla data della cattura.
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