Roma, 9 luglio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Interessante analisi sulla sicurezza e le scelte di politica estera improntate dall’Unione Europea, ecco tutti i dettagli.
Quante vite sono diventate meri numeri invisibili nelle stanze dove si decidono le politiche europee? Chi sono quei 400 cittadini ucraini deportati, bloccati da mesi al checkpoint di Daryali, condannati a vivere in condizioni disumane senza acqua potabile, senza cure mediche, senza protezione? Cosa significa per l’Europa lasciare che uomini, donne e bambini dormano sul cemento, con lo sguardo perso nel vuoto e la dignità calpestata?
Eppure, nessun ministro li nomina.
Nessuna istituzione europea li tutela. Perché? Il diritto internazionale non lascia spazio a dubbi e pur sempre di sicurezza si tratta, considerando come la Moldavia rischia di essere nelle “mire espansionistiche Russe” e di come l’arma migrazione possa essere impattante quale arma non convenzionale.
Ma si diceva, poco prima, del diritto internazionale, in quale misura affronta questa materia, sicuramente di rilievo per le politiche di sicurezza comunitarie?
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