Roma, 14 Ott 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Nadia Vandelli – Tutto ebbe origine il 7 ottobre dello stesso anno, quando la nave da crociera Achille Lauro lasciò le acque egiziane per arrivare in territorio israeliano: finì sequestrata da un commando palestinese che chiedeva la liberazione di cinquanta prigionieri. (Segue articolo). – Era l’ottobre del 1985 quando la base aeronavale militare di Sigonella, in Sicilia, fu teatro di una gravissima crisi diplomatica, forse una delle più grandi dell’Europa sin dalla fine della Seconda guerra mondiale. In effetti, questa crisi condizionò la politica interna italiana per gli anni a venire.
Fu quasi scontro, infatti, tra le forze statunitensi e quelle italiane: Delta Force su uno schieramento, V.A.M. e Arma dei Carabinieri dall’altra.
La tragica vicenda dell’Achille Lauro. Tutto ebbe origine il 7 ottobre dello stesso anno, quando la nave da crociera Achille Lauro lasciò le acque egiziane per arrivare in territorio israeliano: finì sequestrata da un commando palestinese che chiedeva la liberazione di cinquanta prigionieri, detenuti in Israele, appartenenti a una frazione dell’O.L.P., l’Organizzazione per la liberazione della Palestina.
Andreotti e Spadolini, all’epoca rispettivamente ministro degli Esteri e della Difesa, si attivarono immediatamente. Nel frattempo, i miliziani palestinesi dichiararono che avrebbero ucciso un passeggero ogni tre minuti se le loro richieste non fossero state esaurite: il primo a morire fu il cittadino statunitense Leon Klinghoffer, paraplegico, che fu poi gettato in mare.
Il miliziani arrivano a Sigonella. Il governo italiano era presieduto dal socialista Bettino Craxi, mentre negli Usa il presidente era Ronald Reagan; le istanze americane prevedevano l’uso della forza per sbloccare la situazione, mentre gli italiani erano disposti a trattare. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/sigonella-trentacinque-anni-ultimo-sussulto-della-sovranita-italiana-170466/