Siria, Gentiloni: «L’attacco non è partito da basi italiane. Non sia inizio di escalation»

Roma, 15 Apr 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Nicoletta Cottone – L’azione di questa notte è stata una risposta «motivata all’uso di armi chimiche». L’operazione circoscritta, mirata a colpire le armi chimiche, «non può e non deve essere l’inizio di un’escalation. È il momento di mettere al bando le armi chimiche, della diplomazia e del lavoro per dare stabilità e pluralismo alla Siria dopo sette anni di un conflitto tormentato e terribile». Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni questa mattina nel corso di una dichiarazione sulla Siria a Palazzo Chigi. Nella notte gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia hanno lanciato circa 120 missili da crociera e aria-terra su tre obiettivi militari in Siria. Il 17 aprile il presidente del Consiglio riferirà in Senato sull’operazione promossa da Usa, Francia e Regno Unito. Il premier si è consultato con Mattarella Gentiloni è stato costantemente informato questa notte degli sviluppi degli attacchi militari in Siria, mantenendosi in contatto con i ministri Esteri e Difesa e con i vertici militari. Il premier si è consultato con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla crisi siriana. Gentiloni e Mattarella hanno fatto il punto della situazione. L’Italia non ha partecipato all’attacco. Il capo del governo ha precisato che l’Italia «non ha partecipato» all’attacco in Siria e «il supporto logistico che forniamo agli Stati Uniti, in questo caso particolare abbiamo insistito e chiarito che non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria». Non è troppo tardi per soluzione negoziata.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-04-14/siria-gentiloni-informato-contatto-ministri–083817.shtml?uuid=AEHDlRYE

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