Roma, 24 gennaio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Si è consumato un grave atto di guerriglia presso il centro provvisorio di rimpatrio di Grandisca d’Isonzo, ecco la situazione descritta dal SIULP.
Scene di autentica guerriglia e una struttura messa a ferro e fuoco. Numerosi i feriti tra i poliziotti: “Auguro ai colleghi, alcuni dei quali feriti in modo serio, di guarire quanto prima ed esprimo ad ognuno di loro la solidarietà per quanto accaduto. Solidarietà ed apprezzamento per l’altissima professionalità mostrata e grazie alla quale si è potuto evitare che la situazione degenerasse con conseguenze ancora più gravi.
Quella di Gradisca d’Isonzo è una bomba ad orologeria che può esplodere in maniera molto pericolosa, ed è per questo che faccio appello al Ministro dell’Interno Piantedosi per l’apertura immediata di un Reparto Mobile e un Reparto Prevenzione Crimine in Friuli”. Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico riguardo la rivolta scoppiata nel Centro la scorsa notte: “Il problema grave si chiama Rotta Balcanica e Trieste è un crocevia di fondamentale importanza.
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