Padova, 03 Apr 2015 – di Riccardo Bastianello e Andrea Priante – Dell’operazione «Strade sicure», che ha portato i militari dell’esercito nelle strade italiane, si è discusso a lungo. Del suo recente rinnovo pure. Quello che non era mai emerso è che il rischio terrorismo ha spinto ad apportare alcune modifiche. Innanzitutto nelle dotazioni: arma lunga (fucile) oltre all’arma corta già in dotazione e giubbotto antiproiettile obbligatorio per la sorveglianza di alcuni obiettivi. E non solo. I recenti attentati terroristici hanno portato anche a un riordino degli obiettivi sensibili, ovviamente nell’ottica di un ampliamento della lista e di una intensificazione dei pattugliamenti. La conferma è venuta ieri dal maggiore Claudio Guaschino, capo della sala operativa del Comando delle forze di difesa interregionale, ovvero il centro di comando che gestisce per le dieci regioni del Nord Italia buona parte delle operazioni dell’esercito, compresa «Strade Sicure». L’articolo prosegue qui >>> http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2015/2-aprile-2015/soldati-citta-il-fucile-2301198292623.shtml
Soldati in città con il fucile
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