Sondaggi: Più connessi ma più isolati. L’effetto della pandemia sui ragazzi

Roma, 11 Mag 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – 1 intervistato su 2 passa almeno 8 ore al giorno davanti a un dispositivo. (Segue articolo). – La gestione della pandemia ha modificato gli stili di vita influendo anche sul benessere psico-fisico di bambini e adolescenti. È aumentato a dismisura, soprattutto tra i più piccoli, il tempo trascorso davanti agli schermi, per molti unica finestra sul mondo.

L’unico contatto con amici e parenti è stato attraverso computer e smartphone e per questo molti ragazzi si sono sentiti lo stesso isolati, stressati e tristi.

Questo è in sintesi il risultato di un sondaggio condotto da Società Italiana di Pediatria, Polizia di Stato e Skuola.net su un campione di 10 mila studenti tra i 9 e i 18 anni, costituito per il 65 per cento da ragazze e per il 35 per cento da ragazzi, su tutto il territorio nazionale.

Il sondaggio è stato condotto a marzo 2021 e i risultati sono stati messi a confronto con una ricerca analoga, condotta sempre da SIP, Polizia di Stato e Skuola.net a ottobre 2019, ossia prima che bambini e adolescenti italiani conoscessero la lunga fase di confinamento dovuta al Coronavirus con la chiusura delle scuole, la didattica a distanza (Dad), il diradarsi delle relazioni sociali e delle occasioni di socialità.

I principali risultati. Il primo importante dato riguarda il tempo trascorso sui dispositivi tecnologici. Il 54 per cento del campione dichiara di usare i “media device” per più di tre ore al giorno, oltre al tempo trascorso in Dad. Nel 2019, questa percentuale era pari al 41 per cento ma l’aumento ha riguardato soprattutto i giovanissimi, ossia i 9-14enni.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.poliziadistato.it/articolo/1360964becd8c57868496639

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