Roma, 03 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Intervista al responsabile delle Fiamme Azzurre Mariano Salvatore. (Segue articolo). – Il nostro progetto di approfondimento dei Gruppi Sportivi Militari è giunto al termine. Con il mese di maggio diamo spazio al Corpo di polizia penitenziaria, nonché le “Fiamme Azzurre” con un’intervista al Responsabile Mariano Salvatore.
Quali sono le origini delle Fiamme Azzurre e come si struttura il Gruppo? Il Gruppo Sportivo del Corpo di polizia penitenziaria, denominato “Fiamme Azzurre” (in riferimento al colore di questo) nasce con un decreto del Ministro della Giustizia il 25 luglio 1983. Inizialmente, come tutti i gruppi sportivi militari e di Stato l’unica disciplina praticata era l’atletica leggera e per l’avvio del sodalizio sportivo fu chiamato a collaborare il campione olimpico dei 200 metri Pietro Mennea.
Circa quaranta anni più tardi alle Fiamme Azzurre si sono affiliate venti Federazioni sportive e praticano oltre trenta discipline sportive.
Dipendono direttamente dal Capo del Corpo di polizia penitenziaria e dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Il vertice operativo è affidato ad un dirigente del Corpo di polizia penitenziaria che si avvale della collaborazione di diversi funzionari responsabili della gestione amministrativa delle diverse discipline sportive.
Inoltre essi si dedicano alla coordinazione delle attività tra l’area tecnica (Direttore Tecnico e allenatori delle diverse discipline) l’area sanitaria (medico sociale e fisioterapisti) e gli atleti.
Nel 2004 il G.S. Fiamme Azzurre ha aperto alla sezione nuoto e ad oggi abbiamo nel gruppo tre atlete, di cui due affermate campionesse, Ilaria Bianchi e Martina Carraro e, recentemente, è stata assunta una giovane promessa del nuoto nazionale Anna Pirovano. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.poliziapenitenziaria.it/speciale-gruppi-sportivi-militari-le-fiamme-azzurre/