Roma, 07 Set 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Chiara Arroi – Breve guida a cosa serve in concreto lo SPID, a quali servizi permette di accedere e come chiederlo e attivarlo. Segue. – Sempre più portali della pubblica amministrazione stanno chiedendo ai cittadini di abbandonare le loro vecchie credenziali di accesso alle aree riservate per dotarsi di un’indentità SPID digitale, come modalità di accesso a prestazioni e servizi.
Ultime in ordine l’Inps, che dal 1° ottobre 2020 dirà addio al Pin per passare all’identità Spid e il portale Clicklavoro, che dal prossimo 15 novembre accetterà lo SPID come unica modalità di accesso all’area di richiesta servizi. Non saranno più ammesse altre credenziali.
Insomma, è d’obbligo d’ora in poi per tutti fare i conti con l’identità SPID digitale, o meglio, “Sistema pubblico di identità digitale”: una modalità di autenticazione e accesso ai servizi online della pubblica amministrazione. È sempre un sistema di accesso tramite credenziali utente e password, ma attivo tramite un sistema di riconoscimento sicuro e utilizzabile da computer, tablet, smartphone.
Con queste credenziali digitali si potrà accedere alle aree riservate dei siti Inps, Agenzia delle entrate, Clicklavoro e molti altri, per effettuare domanda di prestazioni sociali e servizi.
Vediamo in questa breve guida a cosa serve in concreto lo SPID, a quali servizi permette di accedere e come chiederlo e attivarlo.
SPID digitale 2020: cos’è. L’acronimo SPID nasconde una vera e propria definizione insita: “Sistema pubblico di identità digitale”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.leggioggi.it/2020/09/04/spid-digitale-2020-come-chiederlo-guida/