Roma, 2 luglio 2025 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Il recente decreto per il merito dei dipendenti statali, cambia anche le performance per il lavoratori della pubblica amministrazione.
Quella del merito è la riforma a cui il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, tiene forse di più. Ieri il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde al disegno di legge che da un lato cambia i criteri di misurazione e valutazione delle performance degli statali e dall’altro introduce importanti novità sul fronte dello sviluppo della carriera. Lo scorso 12 giugno il provvedimento aveva acquisito il parere favorevole della Conferenza unificata. «Con il passaggio definitivo in Consiglio dei ministri del disegno di legge sul merito compiamo un ulteriore passo in avanti nell’iter di questo provvedimento, che ora verrà esaminato dal Parlamento», ha affermato il ministro per la Pubblica amministrazione al termine del Cdm. Il Ddl prevede che solo uno statale su tre potrà ottenere il massimo dei voti in sede di valutazione della performance. Oggi, al contrario, quasi il 100% dei valutati ottiene voti apicali. Inoltre, i funzionari potranno accedere all’area della dirigenza anche senza concorso.
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