Stati Uniti: Ecco chi si oppone a Donald Trump sul ritiro Usa dall’Afghanistan

Roma, 20 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Il primo ostacolo per Trump è proprio nei vertici militari. (Di seguito l’articolo). – Il ritiro delle forze americane dall’Afghanistan farebbe ripiombare il Paese in una nuova incertezza, stabilendo condizioni ideali per il rafforzamento del terrorismo internazionale.

È questa la linea di chi si oppone al piano di Donald Trump, compatta e trasversale da Capitol Hill (persino nel Senato repubblicano) al team di Joe Biden. Da Bruxelles, sede del quartier generale della Nato, fino a Kabul, dove il governo locale chiede agli Stati Uniti di non ridurre ancora le forze.

LA DECISIONE DI TRUMP. La preoccupazione cresce. Le indiscrezioni di domenica del Washington Post sono state confermate in meno di 24 ore dai funzionari del Pentagono.

Il presidente Trump sarebbe ormai prossimo a firmare un ordine esecutivo per tagliare ulteriormente il contingente presente in Afghanistan, facendolo scendere da 4.500 unità a 2.500. “Non c’è ratio militare”, scandisce l’editoriale del WaPo, che riprende tutte le argomentazioni dei vertici militari Usa, già in difficoltà con il passato taglio da 8mila unità stanziate nel Paese fino allo scorso anno.

IL MOMENTO. Trump vorrebbe però accelerare dando seguito a una delle maggiori promesse elettorali e approfittando dell’incertezza che aleggia al Pentagono.

Nel giro di cinque giorni, dopo il voto del 3 novembre, il dipartimento della Difesa ha perso il segretario (Mark Esper), il sottosegretario per le politiche (James Anderson), il sottosegretario per l’intelligence (Joseph Kernan) e il capo dello staff del vertice (Jen Stewart). L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/11/trump-afghanistan-ritiro-usa/

Condividi questo post