Roma, 01 Ott 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Il Corpo dei Marines ha utilizzato per la prima volta in attività operative un caccia di quinta generazione in versione a decollo corto e atterraggio verticale. Segue. – L’F-35 degli Stati Uniti fa il suo debutto combat in Afghanistan, in supporto alle operazioni di terra. Si tratta di un Joint Strike Fighter in versione B (a decollo corto e atterraggio verticale) in dotazione alla 13esima Expeditionary Unit del Corpo dei Marines, partito dalla Essex, nave di assalto anfibio di classe Wasp.
A darne notizia è stato il Comando centrale delle Forze navali (Uscm), che integra al suo interno la quinta flotta americana impegnata nell’operazione Freedom’s Sentinel, erede di Enduring Freedom. In un’area non specificata del Afghanistan, l’F-35B ha compiuto un attacco aereo contro un target definito in supporto alle operazioni di sgombero a terra (ground clearence operations). “Il successo” dell’attività è stato confermato dai comandanti delle forze terrestri.
LA PAROLA AI COMANDANTI. “L’F-35B costituisce un potenziamento significato in teatri anfibi, nella capacità di combattimento aereo, flessibilità operativa e supremazia tattica”, ha detto il vice ammiraglio Scott Stearny, comandante delle Forze navali del CentCom, la cui area di responsabilità copre tutto il Medio Oriente (dall’Egitto all’Iran, penisola arabica compresa) e gran parte dell’Asia centrale (tutti gli “stans”).
“Come parte del Gruppo anfibio di prontezza Essex, tale piattaforma supporta le operazioni sul terreno dalle acque internazionali, il tutto mentre abilita la superiorità marittima che rafforza stabilità e sicurezza”, ha aggiunto. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2018/09/f-35-afghanistan-stati-uniti/