Stati Uniti: L’impatto del Covid-19 sulla US Navy

Roma, 05 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Mirko Molteni – Il 24 marzo sono stati rilevati a bordo della Theodore Roosevelt i primi casi di coronavirus, già il giorno prima ne erano stati diagnosticati sulla Carl Vinson. Segue. – Il dilagare dell’epidemia di Covid-19 ha particolarmente colpito gli Stati Uniti e il loro apparato militare, creando notevoli ostacoli alle ricorrenti operazioni con cui le forze aeronavali americane tengono testa alle manovre cinesi nei mari asiatici.

Fra i casi simbolo, il blocco dell’attività della portaerei Theodore Roosevelt all’isola di Guam e l’interruzione per molti giorni della presenza di bombardieri pesanti sulla stessa isola, per la prima volta in 16 anni. Non sembra aver invece ridotto la sua attività la flotta cinese, sempre in prima linea fra i Mari del Sud e lo Stretto di Taiwan.

Lunedì 18 maggio 2020 la Marina statunitense ha tirato un sospiro di sollievo, all’annuncio che la portaerei Theodore Roosevelt finalmente sarebbe salpata dall’isola di Guam entro la settimana, ponendo fine a due mesi di super-quarantena motivata dal dilagare del virus SARS-CoV-2 fra l’equipaggio.

Al comando del nuovo capitano Carlos Sardiello, in sostituzione del silurato Brett Crozier, la nave è salpata nei giorni successivi con equipaggio ridotto a 3mila unità lasciando a terra 1800 marinai ancora in quarantena.

Nel dichiarare alla stampa l’imminenza della partenza da Guam, al capitano Sardiello è stato domandato se la portaerei sarà in grado di operare in efficienza dopo essere rimasta ferma per due mesi, al che il capitano ha ribattuto:…L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2020/06/limpatto-del-covid-19-sulla-us-navy-nel-confronto-con-pechino-nel-pacifico/

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