Agrigento, 12 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Mauro Indelicato – 10 luglio 1943: lo sbarco dei soldati americani e, con essi, l’inizio di uno degli episodi destinati a cambiare le sorti di quella guerra. (Di seguito l’articolo). – Oggi splende il sole e la gente fa il bagno nelle vaste e suggestive spiagge che, da Licata, arrivano a cingere il territorio comunale di Agrigento. Mollarella, Nicolizia, Torre di Gaffe, passando per Zingarello, Cannatello e San Leone, fino a Porto Empedocle: da secoli queste contrade affacciate sul Mediterraneo assistono ad approdi di invasori, difensori, commercianti ed un tempo anche pirati.
Sono passati 75 anni da quando, nella notte del 10 luglio 1943, queste lande meridionali della Sicilia hanno visto il comparire dei soldati americani e, con essi, lo svolgersi di uno degli episodi destinati a cambiare le sorti di quella guerra.
I 75 anni dal via all’operazione Husky. Per chi oggi è a mare in quelle spiagge la guerra, al massimo, è un qualcosa di vissuto nei racconti dei nonni. Tra i più piccoli, nati già nel nuovo secolo, forse nemmeno questo visto che i sopravvissuti di quel periodo per ovvi motivi sono molto di meno rispetto allo scorso decennio.
Eppure in questa zone della Sicilia la guerra in quel 1943 fa repentinamente capolino ed influenza enormemente la quotidianità della popolazione. Ad inizio di quell’anno la zona meridionale dell’isola vive con lo spauracchio di un’invasione americana.
Tutto questo appena pochi mesi prima appare come un avvenimento molto lontano dalla realtà, ma il timore che dal mare possano emergere soldati d’oltreoceano diventa a poco a poco sempre più marcato nella popolazione. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.occhidellaguerra.it/75-anni-dallo-sbarco-alleato-sicilia/