Roma, 21 Giu 2021 – (Pubblichiamo un estratto della seguente intervista da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Aristea Canini – Calcagni: “Ho vinto tutte le gare che ho disputato ma la Nazionale disabili ha paura di me…niente Paralimpiadi”. (Segue articolo). – Il vento soffia forte, il Colonnello Carlo Calcagni fatica ma non si ferma, è abituato ad andare controvento, ad andare contro tutto e tutti. La storia di Carlo Calcagni è rimbalzata alle cronache nei giorni scorsi grazie a un servizio delle Iene, lui, pilota di elicotteri, in Bosnia, anno 1996, missione di pace, contaminato dall’uranio impoverito.
Ma non è solo questo, c’è dell’altro, molto altro, una storiaccia di quelle da far accapponare la pelle, e riguarda lo sport dei disabili, i mondiali che si sono tenuti in questi giorni in Portogallo e di conseguenze le Paralimpiadi che si terranno ad agosto a Tokyo. Cominciamo.
Carlo vive in provincia di Lecce, 53 anni, si arruola nell’Esercito a 19 anni, pilota di elicotteri, poi istruttore pilota, missioni internazionali di pace un po’ ovunque, missioni in Turchia, Albania, Italia: “Ho lavorato a fianco dei magistrati per due anni dopo la vicenda Falcone, e poi le varie calamità naturali, dall’alluvione di Sarno a molte altre emergenze.
Non tutti sanno che noi piloti garantiamo assistenza 24 ore su 24, c’è sempre un equipaggio pronto a partire, dal trasporto organi, al plasma, ai traumatizzati, la gente pensa che noi facciamo la guerra, ma siamo noi i primi che vogliamo la pace, tanti come me perdono la vita per il bene degli altri”. L’intervista completa prosegue qui >>> https://www.araberara.it/lintervista-il-colonnello-carlo-calcagni-distrutto-dalluranio-300-pastiglie-al-giorno-e-la-sua-forza-dacciaio-ho-vinto-tutte-le-gare-che-ho-disputato-ma-la-nazionale/