Strage di Ustica: 1980-2020, quarant’anni di misteri

Roma, 13 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giulio Zasso – Quarant’anni non sono bastati per accendere una luce definitiva sulle cause della sciagura che ha condannato a morte tutti gli occupanti  dell’aereo. Segue. – “Pronto?”. “Sì?”. “È caduto un Dc9 lungo la rotta che porta da Bologna-Palermo”. “A lei chi gliel’ha detto che è caduto?”. “Guardi, questo qui doveva atterrare già alle 9.13 su Palermo”. “Ma chi gliel’ha detto che è caduto? “Io penso che sia caduto”.

È la telefonata drammatica qualche minuto prima delle 21.30 del 27 giugno 1980 tra Giovanni Smelzo, tenente del soccorso aeronautico di Martina Franca (Puglia), che si accorge dell’incidente, e il maresciallo Antonio Berardi, di turno allo Stato maggiore di Roma.

Sono le prime battute della cronaca di una tragedia aerea, ma soprattutto è il primo mattone di quello che si trasformerà in un “muro di gomma” che da quarant’anni agita il sonno degli italiani.

Ustica: mistero infinito, ottantuno vittime senza colpevoli, una compagnia aerea privata – Itavia – sopraffatta dalle conseguenze del disastro nel mare a nord della Sicilia.

Mille verità, i numerosi filoni di inchiesta, processi, sentenze, morti (di testimoni) sospette, un fiume di informazioni senza controllo. Fino alla conclusione più amara: non c’è alcuna certezza giudiziaria su quello che è successo al volo IH870 sulla rotta Bologna-Palermo in quella sera chiara di inizio estate del 1980.

MISTERO D’ITALIA. Quarant’anni non sono bastati per accendere una luce definitiva sulle cause della sciagura che ha condannato a morte tutti gli occupanti (77 passeggeri e 4 componenti dell’equipaggio) dell’aereo scomparso durante il passaggio sul Tirreno tra le isole di Ponza e Ustica. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.unionesarda.it/articolo/news/italia/2020/06/11/1980-2020-strage-di-ustica-quarant-anni-di-misteri-137-1028096.html

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