Roma, 01 Feb 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Francesco Sanna – Il presunto coinvolgimento della malavita organizzata nel disastro navale di Livorno in cui morirono 140 persone fu al centro di un colloquio registrato e trascritto dai pm. Ma mai approfondito. (Segue articolo). – “La mafia aveva degli esplosivi stoccati a bordo del Moby Prince“. Trent’anni dopo la strage del 10 aprile 1991, in cui morirono 140 persone, c’è ancora, nasconde ancora aspetti inediti, per non dire indicibili.
L’ultimo esce fuori da un fascicolo rimasto “fantasma” attraverso i decenni: è riemerso dall’archivio di una delle associazioni dei familiari delle vittime, ma non è mai stato messo a disposizione della commissione d’inchiesta del Senato da parte del tribunale di Livorno.
Il presunto coinvolgimento della malavita organizzata nell’incidente avvenuto a poche miglia dal lungomare di Livorno è il centro di una conversazione avvenuta nel novembre 1994 tra Franco Lazzarini (all’epoca presidente di uno dei diversi comitati dei familiari), un avvocato di Viareggio e un allora tenente della Capitaneria di Porto.
Una conversazione registrata su un nastro e fatta trascrivere dal pm che aveva appena chiuso l’inchiesta sul disastro navale di Livorno, Luigi De Franco.
Un colloquio a tre tutto da verificare, da capire, da pesare. Nella registrazione l’avvocato viareggino attesta di aver ricevuto la proposta di un “malavitoso” disposto per “2 miliardi di lire” a raccontare una verità a lui nota sulla strage, di cui il legale ha anticipato gli elementi principali ai presenti. Il malavitoso avrebbe riferito la presenza di “molto esplosivo a bordo” del Moby Prince “nascosto da uno della nave” e appartenente alla mafia “con ogni probabilità parte di altri quantitativi”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/31/esplosivi-della-mafia-a-bordo-del-moby-prince-ce-un-affiliato-disposto-a-parlare-ma-la-magistratura-non-ha-mai-indagato/6084288/?fbclid=IwAR0IADS2aMnm_5G6CKXW7J1_yKfN98CpVkkFxlF44KWYJHGK82mNQeUWieU