Roma, 03 Feb 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – All’interno il testo completo della lettera. (Segue articolo). – Un amico che spinge a puntarsi una pistola alla tempia e a uccidersi apparentemente senza un perché. Questo nemico si chiama depressione e sta mietendo vittime nelle forze dell’ordine.
Solo nel 2019 sono stati 69 i militari che si sono tolti la vita, alcuni nel silenzio dello loro stanza in caserma, altri in modo più plateale, mentre svolgevano servizio per le “Strade sicure”, in mezzo alla gente, in metropolitana.
E dal 2020 sono già sei gli uomini delle forze armate che si sono suicidati: hanno scelto di farla finita con un proiettile in testa piuttosto che esteriorizzare i loro problemi, per paura di repressioni, trasferimento o demansionamenti.
I suicidi tra i militari cominciano a diventare, dunque, un’emergenza e, per porre rimedio al triste fenomeno, l’Accademia Italiana delle Scienze di Polizia Investigativa e Scientifica, l’Aispis, ha non solo attivato sportelli di ascolto per fornire un supporto psicologico agli agenti, ma ha avviato una battaglia di civiltà il cui obiettivo primario è informare affinché questo problema non sia più un taboo.
Il presidente dell’Aispis, la Criminologa Antonella Cortese, in prima linea per avviare nuove forme di collaborazione con i vertici militari, insieme con il presidente dell’Osservatorio Aispis, Francesca Beneduce, ha scritto una lettera, inviata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.larampa.it/2020/02/01/suicidi-forze-armate-aispis-scrive-a-mattarella-istituire-un-garante-dei-militari/