Suicidi in divisa: Un tabù di cui nessuno ne parla

Roma, 12 Mag 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Sara Lucaroni – Ora il libro “Il buio sotto la divisa” racconta sei storie di uomini in divisa che hanno scelto di non farcela. (Segue articolo). – Nel linguaggio tecnico si chiamano «eventi suicidari». Da gennaio ad aprile se ne contano già 18. Il più anziano aveva 59 anni. Nel 2020 i suicidi sono stati invece cinquantuno: sei nella Guardia di Finanza, quindici tra i Carabinieri, nove agenti della Polizia di Stato, cinque della Polizia locale, sette della Penitenziaria, tre nella Marina Militare, uno nella Capitaneria di Porto, uno nell’Aeronautica, uno nell’Esercito e tre guardie giurate. Nel 2019 l’Osd, l’Osservatorio Suicidi in Divisa, ne ha registrati sessantanove.

L’analisi del fenomeno dei suicidi nelle forze dell’ordine e nelle forze armate va incontro a incongruenze sui dati stessi: le amministrazioni e il ministero degli Interni e il ministero della Difesa non registrano gli eventi avvenuti fuori dalle caserme e dai comandi.

Altrettanto incompleti sono quelli raccolti da associazioni private e gruppi sui social come l’autorevole Osd, basati su segnalazioni, ma può avvenire che di alcuni di questi casi non si abbia notizia per volontà della famiglia stessa.

Negli ultimi anni il fenomeno è uscito dalla sua nicchia fatta di psicologi e sindacati militari quando le tragedie hanno assunto contorni inusuali o hanno coinvolto altre persone, come nel caso di un femminicidio, o quando sono stati particolarmente drammatici. L’articolo completo prosegue qui >>> https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/05/10/news/i_suicidi_in_divisa_sono_un_tabu_di_cui_nessuno_vuole_parlare-300349252/

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