Roma, 12 Ott 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Ettore Minniti – Tra i Carabinieri il tasso di suicidi è di circa quattro volte più alto rispetto la media italiana. I vertici tendono a minimizzare. (Di seguito l’articolo). – L’ultimo caso si è verificato pochi giorni fa a Palermo. Si è tolto la vita con un colpo di pistola mentre era in servizio sparandosi con la pistola di ordinanza negli uffici dell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. L’ennesimo tragico lutto per i Carabinieri. Il secondo in 48 ore, il giorno prima si era impiccato un brigadiere a Riva del Garda (TN) .
I dati sono preoccupanti: 43 suicidi dall’inizio dell’anno ad oggi tra le forze di polizia, nel 2019 furono 69. Una strage silenziosa senza fine.
I tragici episodi portano all’attenzione del grande pubblico un fenomeno che tra gli operatori del settore è noto da diversi anni: l’elevato rischio di suicidio fra gli appartenenti alle Forze di Polizia.
Un fenomeno che stranamente passa inosservato tra i cittadini contribuenti, la rappresentanza politica e le autorità di governo. Tra i Carabinieri il tasso di suicidi è di circa quattro volte più alto rispetto la media italiana. I vertici tendono a minimizzare.
Chi indossa un’uniforme è più esposto, rispetto alla gente comune. Occorre monitorarecostantemente lo stato psicologico del poliziotto/carabiniere, non solo al momento del suo arruolamento, ma soprattutto durante la sua carriera. Una carriera spesso accompagnata da problemi economici e familiari.
La percezione sgradevole è che lo Stato non protegga a sufficienza i suoi uomini addetti alla sicurezza e troppo spesso li abbandona al proprio destino. Per questo essi sono sottoposti a forte stress. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.quotidianocontribuenti.com/new/suicidi-tra-le-forze-di-polizia-una-strage-senza-fine/