Roma, 06 Dic 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Isabella Policarpio – Nessuna legge nazionale lo vieta, ma dipende dal tipo di tattoo. Segue. – I medici possono avere tatuaggi? E gli infermieri? Sempre più spesso il personale in corsia presenta tatuaggi, piercing e look estrosi, ma cosa dice la legge e cosa ne pensano i pazienti?
In questo articolo faremo il punto della situazione sulla questione tattoo e piercing di medici, infermieri e di tutti coloro che lavorano in Ospedale o in cliniche private.
Innanzitutto bisogna dire che nessuna legge nazionale o europea vieta i tatuaggi sul luogo di lavoro, se non per determinate categorie (come le Polizia, Esercito, Guardia di Finanza). Quindi nessuna norma vieta ai medici e agli infermieri di essere tatuati.
Ciò non toglie che in alcuni contesti, ad esempio nelle cliniche private, il tatuaggio possa essere motivo di discriminazione.
Tuttavia il medico o l’infermiere tatuato può sempre provare di essere stato escluso o licenziato a causa della presenza dei tatuaggi. In tal caso di avrebbero gli estremi del licenziamento discriminatorio, duramente sanzionato dal nostro ordinamento.
In realtà da numerose interviste e statistiche emerge che sempre meno pazienti, sia tra i giovani che tra gli anziani, sono infastiditi dalla presenza di tatuaggi e piercing. La professionalità e la competenza del personale medico-sanitario, quindi, prescinde dal look in corsia.
Medici e infermieri con tatuaggi: sono vietati? Medici e infermieri possono legittimamente stare in corsia anche se tatuati e con piercing. Nessuna legge nazionale lo vieta. Eppure ci sono ancora molte persone, per fortuna sempre meno, che pensano il contrario. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/Medici-infermieri-possono-avere-tatuaggi