Roma, 05 Lug 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Militare obbligato a compilare e firmare il proprio consenso ad effettuare un test dell’HIV. (Segue articolo). – Lo Statuto dei lavoratori vieta tassativamente al datore di lavoro di poter compiere direttamente accertamenti sullo stato di salute del lavoratore, così come la legge 135/90 vieta espressamente lo svolgimento di indagini volte ad accertare lo stato di sieropositività all’HIV.
È questo il motivo per cui appare gravissimo quanto segnalatoci da un nostro lettore. Recatosi al Policlinico militare Celio di Roma per fare i prelievi annuali di controllo che vengono effettuati sui militari, ha notato che tra le liberatorie si era trovato a dover “obbligatoriamente” compilare e firmare ve n’era una in cui avrebbe prestato il proprio consenso ad effettuare un test dell’HIV.
Il lettore ci racconta che -esattamente come succede per vaccini, drug-test e alcool test- per un militare è pressoché impossibile sottrarsi ai controlli di routine senza ripercussioni lavorative, motivo per cui sarebbe stato impensabile rifiutare quel controllo senza rischiare ripercussioni lavorative. L’articolo completo prosegue qui >>> https://gayburg.blogspot.com/2018/07/roma-militari-obbligati-fare-il-test.html