Roma, 23 marzo 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – A quanto pare la ragioneria dello stato ha bloccato le erogazioni dei TFS e TFR, la buonuscita, per i dipendenti pubblici, vediamo cosa sta succedendo.
La Ragioneria Generale dello Stato ha detto no al pagamento “immediato” del TFR/TFS entro tre mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Il problema sta nel fatto che l’operazione avrebbe un impatto molto importante nel bilancio dello Stato pari a circa 3,8 miliari di euro come riportato in questo articolo de Il Messaggero.
Il blocco del TFS/TFR danneggia pensionati e precari della Scuola
Il blocco della liquidazione, cioè lo spostamento in avanti del Trattamento di Fine Rapporto o di Fine Servizio spettante ai dipendenti pubblici ha permesso allo Stato di fare cassa o di attuare alcune manovre.
In particolare, ad essere danneggiata è anche una categoria fragile come i precari della Scuola che vede riconoscere il diritto a riscuotere il TFR tra i 12 e i 15 mesi dalla cessazione del contratto individuale di lavoro.
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