Trenta contro Salvini: Ormai è uno scontro continuo

Roma, 16 Mag 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Segnale di due visioni opposte dell’Italia nello scacchiere internazionale. Segue. – Di qua o di là? Su o giù? Bibì o Bibò? Per dividersi sul cappello degli alpini (lui che lo indossa all’adunata milanese, lei che no ma dicendo io sono un militare e quello invece…), cioè su uno dei simboli più coesivi e popolari di questo sbrindellato Paese, bisogna mettersi d’impegno.

E si deve appunto riconoscere a Matteo Salvini, leader della Lega, vice-premier e ministro dell’Interno, e a Elisabetta Trenta, ministro della Difesa in quota M5S dopo un corposo passato a contatto (analista per il Centro militare di studi strategici) e anche dentro le forze armate (ha lavorato in Iraq e in Libano, è capitano della riserva internazionale), una lena degna di una certa ammirazione.

Per carità, la politica è anche questo. Soprattutto alla vigilia di un voto europeo che, da noi, viene vissuto come un maxireferendum sull’avvenire del Governo gialloverde – chi salirebbe e chi scenderebbe e cosa succederebbe se salisse questo e scendesse quello o viceversa, e come posizionarsi in vista dei movimenti, e mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente.

Fatto sta che da mesi Trenta le canta a Salvini e Salvini le canta a Trenta in ogni possibile situazione e occasione. Prima della penna degli alpini c’erano stati i sibili del ministero della Difesa contro il Decreto sicurezza bis avanzato dal ministro dell’Interno, che propone di trasferire le competenze della Guardia Costiera in materia di sorveglianza marittima al suo ministero…L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.linkiesta.it/it/article/2019/05/15/trenta-salvini-scontro-migranti-usa/42147/

 

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