Roma, 9 novembre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Di recente la Banca Centrale Europea ha abbassato i tassi di interesse sul denaro, però i riscontri presso le banche sono differenti, non ci sono ribassi sui tassi per anticipo TFS.
La Bce di Christine Lagarde ha iniziato a tagliare il costo del denaro a giugno e a ottobre ha messo a segno la terza sforbiciata di fila, sempre di 0,25 punti. Tuttavia gli effetti sul rendistato, l’indice sulla base delle quali le banche italiane calcolano il tasso di interesse da applicare sugli anticipi del Tfr-Tfs agli statali, ancora non si vedono.
Il tasso di interesse applicato dalle banche su questo tipo di finanziamenti è il risultato della somma del rendistato e dello spread (0,5%). Il rendistato generale a ottobre, stando all’ultimo bollettino della Banca d’Italia, si è attestato al 3,1%. La buona notizia è che ha toccato il livello più basso da due anni a questa parte – nell’agosto del 2022 si aggirava attorno al 2,5% – ma siamo comunque lontani chilometri e chilometri dai livelli del 2020, anno in cui sono partiti i primi anticipi delle banche rivolte agli statali cessati dal servizio. All’epoca il rendistato viaggiava infatti sotto l’uno per cento.
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