Roma, 23 Dic 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La controffensiva dei Generali. Seguiamo. – Che il caso uranio impoverito, le morti e le malattie dei nostri militari possano essere una questione a dir poco “imbarazzante” per i vertici del Ministero della Difesa è ormai noto, ma destano non poche preoccupazioni le azioni particolarmente incessanti che vengono messe in atto da alcuni Generali niente meno che nei confronti di Magistrati, Medici ed organi Istituzionali che potrebbero riportare indietro il problema di vent’anni e rimettere in discussione il rapporto causa/effetto tra uranio e patologie.
Già, il nesso causale! Questo è stato provato da centinaia di sentenze (compresa la Suprema Corte), dalla relazione della IV Commissione parlamentare d’inchiesta che ha prodotto un DDL lasciato in un cassetto in cui si conferma che la morte di 364 ragazzi ed i tumori di altri 7500 malati sono stati causati dall’esposizione all’uranio impoverito.
E’ ormai provato che questo è successo perché “qualcuno” non ha fatto il suo dovere, perché “qualcuno” con responsabilità dirette sul personale ha omesso d’informare i militari dei pericoli esistenti in quei teatri dovuti non solo alla guerra ma anche alle sostanze utilizzate durante i conflitti.
Una questione imbarazzante che, dopo le sentenze della Cassazione ottenute dall’Osservatorio Militare con l’Avv. Angelo Fiore Tartaglia, ha provocato una reazione al limite dell’isterismo da parte dei Militari perché nei fatti, le sentenze parlano di “omicidio colposo” per i vertici dell’epoca.
Alla luce di questi eventi, le aspettative delle famiglie dei deceduti e dei malati sono giustamente cresciute, coltivate anche da una considerazione politica da parte della Ministro Trenta che, per la prima volta da venti anni a questa parte ha parlato di Uranio ed ha dichiarato di volerlo affrontare. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lavalledeitempli.net/2018/12/22/uranio-impoverito-la-controffensiva-dei-generali/