Roma, 23 Ago 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La senatrice Daniela Donno, capogruppo M5S in commissione Difesa: “La storia del Colonnello Calcagni è la storia di tanti uomini coraggiosi dello Stato. Uno Stato che mente, pur sapendo di mentire”. (Segue articolo). – “La storia del Colonnello Calcagni è la storia di tanti uomini coraggiosi dello Stato. Uno Stato che mente, pur sapendo di mentire, non è uno Stato che ci rappresenta. Pertanto, nelle vesti istituzionali di Capo Gruppo M5S della Commissione Difesa del Senato della Repubblica, dico: ‘Scusa Carlo’. La tua battaglia è la battaglia di tutti noi”.
Queste prime parole importanti di Daniela Donno, capogruppo M5S in commissione Difesa, riaprono le speranze per Carlo Calcagni. Con Luigi Pelazza noi de Le Iene abbiamo raccontato la sua storia il 25 maggio scorso nel servizio che vedete qui sopra. Quella del colonnello, ex pilota dell’esercito e atleta paralimpico, è quella dei soldati italiani che si sono ammalati per l’uranio impoverito, un metallo pesante tossico e cancerogeno.
Calcagni non chiede risarcimenti, gliene basta uno simbolico da un euro, ma vuole appunto le scuse dello Stato. Per questo sono importanti le parole che gli ha rivolto la senatrice del M5S durante la presentazione della sua biografia “Pedalando su un filo d’acciaio”.
“Siamo nel 2021 e ancora della parola ‘uranio’ non si deve parlare” racconta il colonnello a Luigi Pelazza nel servizio in alto. “I valori che ho io sono addirittura superiori ai valori delle persone che sono state esposte a Chernobyl”. Il militare nel 1996 fu inviato in missione di pace in Bosnia. In quelle operazioni l’esercito americano utilizzò proiettili e bombe all’uranio impoverito, informando anche gli alleati delle precauzioni necessarie in quel contesto. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.iene.mediaset.it/2021/news/uranio-impoverito-carlo-calcagni-battaglia_1079834.shtml