Uranio impoverito: Trenta si difende ma i tentativi di negare i risarcimenti però ci sono stati

Roma, 26 Feb 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giorgio Iusti – L’ex ministra si difende da quella relazione-schock presentata al Parlamento, con cui viene negato il nesso di causalità tra l’esposizione all’uranio impoverito e i tumori. Segue. – Per l’ex ministra della difesa non è vero che “la proposta di legge dell’onorevole Antonio del Monaco – frutto del lavoro di un tavolo che avevo riunito al Gabinetto della Difesa – intenda lasciare nelle mani dei militari il potere sui risarcimenti”.

Di più: “Nulla di più falso – sostiene Elisabetta Trenta in una nota inviata a La Notizia dopo la pubblicazione dell’articolo Uranio impoverito, schiaffo della Lega alle vittime – soprattutto quando si sottintende che i militari non vogliano agevolare il riconoscimento delle dipendenze da cause di servizio.

Non si dimentichi che le malattie legate al servizio colpiscono indipendentemente dai “gradi” e che è interesse di tutti i militari, nonché dei civili della difesa, garantire le massime tutele al personale.

Probabilmente il giornalista non ha ben compreso la vera rivoluzione introdotta dalla Pdl del Monaco, che modifica il procedimento per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio introducendovi la presunzione iuris tantum (fino a prova contraria) della dipendenza da causa di servizio delle ferite, lesioni o infermità riportate in occasione della prestazione di servizio, anche in considerazione delle condizione fisiche individuali, in attività caratterizzate da elevata intensità operativa o in missioni operative fuori dai confini nazionali. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lanotiziagiornale.it/uranio-impoverito-trenta-si-difende-ma-la-relazione-shock-ha-firmata-ex-ministra-si-assolve-e-benedice-la-legge/

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