Vertice Conte-Stoltenberg: L’Italia spende l’1,15% del Pil per la Difesa

Roma, 10 Ott 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Carli – Italia sotto la soglia del 2% fissata dalla Nato. Seguiamo. – Più budget per contenere la minaccia di sempre, quella Russia che fa sempre più paura a paesi Baltici e Polonia, e per contenerla ai tempi del dogma trumpiano dell’America first. Uno dei temi dell’incontro a Roma tra il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il premier Giuseppe Conte è stato quello dei fondi che l’Italia destina alla difesa.

Un tema che si colloca nell’ambito di un dossier più generale: quello che riguarda le risorse messe sul piatto dai componenti dell’Alleanza atlantica per garantire la sicurezza del Vecchio continente. Il dossier “fondi” sarà sul tavolo del vertice dei leader dei paesi della Nato il 3 e il 4 dicembre a Londra.

Il pressing di Trump per un burden sharing. Il presidente Usa Donald Trump ha più volte criticato gli alleati europei perché, a suo avviso, sono gli Stati Uniti, e in particolare i contribuenti americani, a sobbarcarsi la maggior parte della spesa per la sicurezza europea e il finanziamento della Nato.

È il tema del cosiddetto “burden sharing”: Washington preme sugli alleati europei affinché aumentino la spesa per la difesa e raggiungano il 2% del Pil. Ad oggi, solo quattro paesi superano questa soglia: Grecia, Regno Unito, Estonia e Lettonia. La Germania ha chiarito di volerla raggiungere entro il 2030.

Italia sotto la media: spende l’1,15% del Pil. «Il legame transatlantico resta un pilastro della sicurezza europea e quindi italiana in particolare», ha ricordato Conte nella conferenza stampa con Stoltenberg al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilsole24ore.com/art/l-italia-spende-l-115percento-pil-la-difesa-sotto-soglia-2percento-fissata-nato-ACCB8Fq

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