Vigili del Fuoco: “Genova non va dimenticata”

Genova, 10 Set 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Si chiede inoltre di aprire un distaccamento cittadino nella zona di Levante di Genova. Segue. – Il giorno 06 Settembre a Genova USB e i Vigili del Fuoco in Conferenza Stampa hanno raccontato la storia del Soccorso presso il ponte Morandi.

Nel corso della mattina si sono alternate le testimonianze dei colleghi, operatori genovesi e liguri che nei primi momenti e nelle prime ore della tragica caduta del ponte erano alle prese con i salvataggi delle persone ed il recupero dei corpi delle vittime.

Tante storie che cercano di trasmettere ai presenti quanto sia complesso il lavoro del Vigile del Fuoco; un lavoro particolare, pieno di forti emozioni e di professionalità richiesta.

Ognuno di loro ha dato il massimo per la “gente di Zèna” ma non nasconde i punti di caduta che possono e che devono essere sanati.

Gli operatori al loro interno hanno segnalato la criticità di una età avanzata di molti operatori, la necessità di avviare un processo di aumento degli organici (oggi lontani dagli standard europei), le problematiche legate alle possibili patologie che si presentano durante il corso dell’attività lavorativa dei Vigili del fuoco e la cura della “psiche” facendo seguire al lavoro di Soccorritore anche un percorso di controllo riguardante lo stress da lavoro correlato, azione messa in atto timidamente dalla amministrazione ma priva di risorse e progettualità futura, basata sulla solita buona volontà dei “Pompieri”.

Centrale anche la problematica è legata ai mezzi di soccorso che nell’emergenza sono stati dislocati a Genova ma che di fatto non avendo scorte hanno lasciato il buco in moltissimi territori della regione. L’articolo completo prosegue qui >>> http://vigilidelfuoco.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=105047&cHash=b0363a0369&MP=63-607

 

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