Vitalizi e privilegi militari

Roma, 30 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Mao Valpiana – I vitalizi sono da abolire oppure no? Solo la Corte Costituzionale può deciderlo. (Di seguito l’articolo). – Quella contro i vitalizi ai parlamentari è la battaglia più facile che ci sia: consenso sicuro al 99,99%. Dopo anni e anni di martellante campagna “contro la casta” (ma in realtà contro la politica) fatta dal pornogiornalismo, il popolo televisivo si è convinto che sono dei “privilegi rubati”.

Che poi sia una materia complessa, che lo stato di diritto non preveda leggi e provvedimenti punitivi retroattivi, che le “indennità differite” (questo il vero nome) non siano assimilabili alle pensioni, e che l’istituto avesse delle ragioni e fosse legittimo, poco importa; l’importante è assicurarsi lo scalpo degli ex parlamentari come “simbolo”, per “dare un segnale” (ma è accettabile che le istituzioni siano ridotte a strumenti di propaganda?).

Comunque sia, se i vitalizi sono da abolire oppure no, lo deciderà la Corte Costituzionale che verrà investita del problema, e dirà finalmente una parola definitiva (piaccia o no, le regole sono queste).

Ciò che voglio far notare è che mentre tutti, spesso con la bava alla bocca, se la prendono con i vitalizi politici (cifra da risparmiare, meno di 40 milioni di euro), a nessuno dei “giustizialisti” è mai venuto in mente di contestare, o almeno chiedere chiarezza, su un altro tipo di vitalizi, quelli dei militari (forse perché la casta degli ex parlamentari è un facilissimo bersaglio, mentre per colpire i militari ci vuole coraggio?).

Ecco qui qualche cifra, se al Ministero del Lavoro e degli Interni avessero voglia di alzare veramente la testa e farsi dei nemici importanti:  L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.huffingtonpost.it/mao-valpiana/vitalizi-e-privilegi-militari-uno-scandalo-che-la-campagna-anti-casta-ignora_a_23470196/

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