Vittime di mafia: A Canicattì la dimora del giudice Livatino diventa Casa della Memoria

Agrigento, 27 Dic 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Seguiamo. – La fine del 2020 segna per l’Associazione Nazionale Case della Memoria l’ingresso di una Casa dal profondo valore sociale e culturale. Si tratta della casa del giudice Rosario Livatino a Canicattì (Agrigento), ucciso in un agguato di mafia nel settembre di 30 anni fa.

Per il giovane magistrato, di profonda fede cristiana, è in corso la causa di beatificazione da parte della Chiesa cattolica. Si tratta della quarta casa siciliana che entra a far parte della rete di grandi personaggi.

La casa di via Regina Margherita 166, rimasta immutata dal 21 settembre 1990 per volere dei genitori e successivamente degli eredi, è il luogo fisico in cui Livatino ha edificato i suoi valori.

Inoltre dal 2015 la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento ha posto il vincolo di tutela sulla casa e i beni mobili in essa custoditi.

“Credo che questa adesione rappresenti un primo importante passo per la nostra rete di Case della Memoria – ha affermato il presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, Adriano Rigoli – Costituisce l’apertura verso la tutela di una memoria di valore non solo storica e culturale, ma anche sociale e civile nel senso più profondo. Siamo felici di accogliere la casa di Rosario Livatino, la cui vita è stata esempio di grande rettitudine morale”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.antimafiaduemila.com/home/rassegna-stampa-sp-2087084558/35-mafia-eventi-sicilia/81438-a-canicatti-la-dimora-del-giudice-livatino-diventa-casa-della-memoria.html?fbclid=IwAR0_vIdIthLtifnaO5CEI2QCUbkNowvR9_3cJGtfvY6cNXIL7vOTRBOlSqs

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