Roma, 28 luglio 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – A margine dell’incontro dei paesi NATO, gli esperti tengono a precisare che la linea dura da usare per prevenire future guerre.
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dalla politica di Difesa…
E per farlo partiamo dal concetto di “Peace through strength”. Lo dice oggi Trump, così come ai tempi lo diceva Reagan. E ancora prima gli antichi romani: “Si vis pacem, para bellum”. L’idea di fondo dietro a queste formule è quella di essere così forti da scoraggiare gli avversari dallo sfidarti, e di essere pronti a rispondere duramente qualora decidano di farlo.
Gli scarsi risultati delle lunghe campagne di nation building condotte attraverso l’uso della forza militare, come in Iraq o in Afghanistan, hanno causato un certo scetticismo. Di conseguenza, il partito si è unito intorno a questa idea di “Pace attraverso la forza”, che è diversa da quella propugnata dai democratici.
Unità presente anche all’interno della dimensione economica?
Esatto. Anche per quanto riguarda la politica economica, il partito repubblicano è compatto intorno alla visione di un commercio libero ed equo. C’è l’idea diffusa che Trump sia di pura fede protezionista, ma personalmente non credo che sia così. Il candidato repubblicano è stato infatti molto chiaro sul fatto che lo scopo delle tariffe doganali non sia tanto l’adottare una struttura protezionista, quanto quello di sfruttarle come leva al tavolo dei negoziati, così da ottenere un accordo commerciale migliore.
Cosa che ha effettivamente fatto durante il suo primo mandato, rinegoziando due accordi commerciali con la Corea e con il Messico e il Canada. Il Partito Repubblicano mira ad un commercio libero ed equo; ma essere fregati dai propri partner commerciali, come ad esempio la Cina, non è un commercio libero ed equo. E a volte è necessario utilizzare strumenti protezionistici per riequilibrare la situazione.
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