Pensioni: ecco come cambiano nel 2025 con le rivalutazioni

Roma, 8 ottobre 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – Il 2025 sarà importante per le pensioni, infatti subiranno degli adeguamenti in positivi per i beneficiari con incrementi dovuti ai valori stabiliti dall’inflazione.

Le prestazioni previdenziali minime sono destinate a diventare uno dei pilastri centrali della nuova Legge di Bilancio. Tra le proposte che emergono dalle prime indiscrezioni, il governo sembra intenzionato a continuare il percorso di aumento avviato negli ultimi anni. Dopo la rivalutazione del 120% che ha portato a un significativo incremento degli importi già nel 2024, il nuovo intervento potrebbe spingere le pensioni minime oltre la soglia dei 621 euro.

Un decennio di crescita per le pensioni minime

Negli ultimi anni, le pensioni minime hanno conosciuto una progressione costante. Attualmente, il trattamento base dell’INPS è fissato a 614,77 euro, ma questa cifra è destinata a mutare già a partire da gennaio 2025 grazie all’aumento dell’1% legato alla perequazione automatica. Tale rivalutazione tiene conto del costo della vita, e unita a un bonus supplementare, potrebbe spingere l’importo mensile delle minime oltre i 620 euro. Solo nel 2022, l’importo si attestava sui 598,61 euro. Questo significa che nel giro di due anni i pensionati con trattamenti minimi hanno visto crescere i propri assegni di quasi 200 euro all’anno.

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