Roma, 25 giugno 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Per non perdere il diritto di percepire l’assegno peri figli minori di 21 anni, entro il 30 giugno chi non ha ancora provveduto dovrà presentare la certificazione ISEE.
I percettori dell’Assegno Unico hanno una data da tenere bene a mente ed è quella del 30 giugno. La data del 30 giugno infatti fa da spartiacque e presentare la domanda o l’ISEE dopo questa data può avere delle ripercussioni sulla riscossione dell’assegno. Vediamo in quale maniera.
Assegno Unico: la scadenza al 30 giugno
L’Assegno Unico spetta a tutti quelli che hanno figli a carico fino a 21 anni di età, o senza limiti d’età se disabili. L’importo mensile è corrisposto da INPS in base all’ISEE dichiarato. Senza un ISEE aggiornato si avrà comunque diritto al pagamento dell’assegno, ma si riceverà l’importo minimo di legge: 57 euro in caso di figlio a carico minorenne e 28,50 euro se il figlio a carico ha tra 18 e 21 anni.
Conviene quindi fare domanda di Assegno Unico quando la dichiarazione ISEE aggiornata è già pronta. Tuttavia, c’è anche la possibilità di presentare l’ISEE in un secondo momento. Fino ad allora, INPS riconoscerà il minimo di legge; una volta presentato l’ISEE, INPS provvederà a pagare gli importi arretrati.
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