Roma, 18 Gen 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Il militare sparito a Velletri 28 anni fa. Segue. – «Un atto dovuto». Così il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, in un’intervista a “Chi l’ha visto?” parla della possibilità di avviare una commissione parlamentare d’inchiesta per far luce sulla scomparsa di Davide Cervia, il militare dell’Aeronautica, esperto di guerra elettronica, sparito a Velletri 28 anni fa.
«La famiglia ha lavorato tanto e sono state raccolte tante prove e tante informazioni: credo sia il caso che il Parlamento avvii un’inchiesta».
Un euro, come gesto simbolico per dar seguito alla condanna in sede civile per lo Stato nel caso di Davide Cervia per «avere violato il loro diritto alla verità» . Lo ha consegnato il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta a Marisa Gentile, la moglie di Cervia.
«Sono di Velletri anch’io – ha detto Trenta al termine dell’incontro – e questa storia l’ho vissuta da piccola. È un atto simbolico per dire che io, come rappresentante dello Stato, ho voluto chiedere scusa per tutti i momenti, per le fatiche e le reticenze che ci sono state nei confronti di questa famiglia».
«Una famiglia – ha aggiunto Trenta – ha diritto di sapere la verità e avere giustizia. Lo Stato non deve mai smettere di cercarla. Io sono disponibile ancora per approfondire le ricerche, perché dobbiamo arrivare alla verità: questo è lo Stato».
Accanto a Trenta la signora Marisa ha mostrato l’euro ricevuto, che era quanto simbolicamente la famiglia chiedeva come risarcimento. «Questo euro – ha detto – per noi ha un grandissimo valore e rappresenta 28 anni di grandi battaglie per capire che cosa fosse successo a Davide. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilmessaggero.it/roma/news/roma_velletri_davide_cervia_ministro_elisabetta_trenta-4237200.html