CRONACA/L’orgoglio del carabiniere ferito “Sono in carrozzella ma ottimista”

Roma, 01 Mag 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Claudio Cartaldo – Giuseppe Giangrande, carabiniere, cinque anni fa venne raggiunto dai colpi di pistola di un uomo, Luigi Preiti, che si era diretto verso Palazzo Chigi per colpire i politici che tanto odiava. Sulla sua strada trovò Giuseppe che, per spirito di servizio, tentò di disarmarlo e rimediò una pallottola che raggiunse la spina dorsale. Oggi il carabiniere è costretto in una sedia a rotelle. Lo assiste la figlia, visto che lo moglie morì pochi mesi prima della tragedia. Ma è felice, vive la vita che la sorte gli ha maledettamente messo di fronte. “La lesione alla colonna vertebrale è molto alta, arriva fino alle scapole – si racconta Giangrande in una intervista a Libero – forse, se la terapia andrà bene, i nervi potranno essere un giorno ricollegati ai muscoli e potrei recuperare l’ uso delle mani”. Inspiegabile ottimismo. “Mi sto curando”, spiega. “Però dopo 5 anni mi ritengo fortunato” perché “tutti i giorni appena mi sveglio vedo mia figlia, l’unica cosa che mi è rimasta. Vive ancora con me, qui a Prato. È libera di andarsene in ogni momento, ma ha deciso di dedicarsi a me. Ma non siamo soli, la casa è frequentata, proprio ieri è passato a farmi visita il generale Del Sette. L’ Arma dei carabinieri è una famiglia, mi assistono, vengono a trovarmi, mi danno tutto quello di cui ho bisogno”. Anche la politica ha fatto suonare le sue campane. In molti gli hanno chiesto di candidarsi ma lui vuole “restare senza regola né peccato, libero di dire ciò che voglio senza che qualcuno mi rinfacci di essere di destra o di sinistra”. Il motivo gli fa onore.  L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.ilgiornale.it/news/cronache/lorgoglio-carabiniere-ferito-sono-carrozzella-felice-1520923.html#/regionali/tempo-reale/1

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