Roma, 11 Mag 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Cucco – IN EVIDENZA: carabiniere, bandiera storica, simbolo neonazista, assoluzione – Sei mesi fa un povero carabiniere è stato messo alla gogna per aver appeso nella propria stanza una bandiera storica (v.articolo). Quando una telecamera ha violato la privacy del suo alloggio è stato azzannato al collo dai media e dalla politica, quella al potere e da una parte di quella all’opposizione. L’Arma? La gerarchia militare – che avrebbe dovuto tutelare un proprio membro da accuse assurde ed ingiuste – era riuscita unicamente a limitare a 3 giorni di consegna l’esemplare sanzione richiesta per il povero ragazzo di 24 anni. Ricordiamo che le pressioni politiche e mediatiche (soprattutto quelle non ufficiali…) chiedevano il congedo immediato del carabiniere. Martedì il comando del quinto reggimento carabinieri Emilia Romagna ha annullato la sanzione decisa a suo tempo dal comando (gerarchicamente inferiore) del sesto battaglione della Toscana. Il militare, in caso di conferma della sanzione, difficilmente sarebbe potuto entrare nell’Arma in servizio permanente. Il giovane aveva immediatamente argomentato che, da appassionato di storia, non sapeva che quel vessillo era utilizzato da gruppi neonazisti. Dopo due giorni di facili commenti sui media – troppi di meno di quelli pubblicati quando c’era da colpire il carabiniere – potrebbe sembrare una storia a lieto fine ma non è, e non deve essere considerata, tale. Un militare è stato infamato e condannato “politicamente e di fronte alla pubblica opinione” da chi protegge e serve quotidianamente, per un’accusa assurda ed ignobile che solo la peggior malafede od ideologia avrebbe potuto giustificare. “Nulla di nuovo sotto al sole” risponderanno le migliaia di uomini e donne in divisa che NON si prostrano ad una tessera di partito per cercare uno scatto di carriera altrimenti improbabile. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/evidenza/editoriale/militare-assolto-un-simbolo-neonazista-o-punito-un-vessillo-anti-nazista
CRONACA/Militare assolto: aveva appeso nella propria stanza una bandiera storica
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