CRONACA/ Violenza sui treni

Milano, 11 Mag 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Michele Rinelli – IN EVIDENZA: violenza, treni, controllori, Polfer – Da tempo si sente parlare di violenza sui treni, la lombardia peraltro sembra essere al primo posto in termini di aggressioni a quella categoria comunemente definita dei controllori. Potrebbe non essere effettivamente una emergenza ma le tragiche cronache che prendono vita sui convogli delle nostre ferrovie sono sempre più frequenti e sempre più violente. La genesi di questi atti di ribellione verso ciò che può essere banale, come pagare un biglietto per una tratta ferroviaria ad esempio, ci pone di fronte all’evidenza che troppi individui, uomini, donne, italiani, stranieri, percepiscono come normalità non pagare per usufruire di un servizio. Peraltro è diventato così normale che il diritto non sembra essere quello di imporre una giusta ammenda a chi contravviene, anzi, il diritto è, o sembra essere, che il sistema debba subire il sopruso di chi non vuole pagare. È evidente che in termini di deterrente l’ordinario esercizio di controlleria non basta, il problema vero è cosa fare. Si invoca l’esercito sui treni, come se l’esibizione di muscolarità armata possa bastare semplicemente ad arrestare questa onda violenta, senza la giusta punizione, senza la certezza di una pena effettiva e congrua, delle armi semplicemente esibite, a nulla possono servire. Davvero credete che qualcuno, in Italia, potrebbe usare legittimamente armi durante un semplice controllo biglietti? Dai, su, siamo seri! L’articolo completo prosegue qui >>> https://paroleingiaccablu.wordpress.com/2018/05/10/violenzabiglietti/

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