Roma, 03 Nov 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – L’ultima parola spetta alla Legge di bilancio. (Segue articolo). – In vista delle celebrazioni per il 4 novembre, giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze armate, è stato finalmente pubblicato il Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2018-2020.
Presentato alle Camere nel corso della settimana, il documento prevede l’incremento del budget difesa, previsto per il 2019 pari a poco più di 21 miliardi, rispetto ai 20,9 del 2018.
Numeri che in realtà sono già stati superati dal dibattito politico, visti i ripetuti annunci da parte dell’esecutivo sui cospicui tagli al settore (oggi, Luigi Di Maio ha ribadito il “mezzo miliardo in meno per le spese militari”). A dire l’ultima parola sarà l’iter parlamentare sulla Legge di Bilancio.
L’ITER. Il Dpp è stato presentato con circa quattro mesi di ritardo, tempi inevitabilmente dilatati in virtù dell’insediamento del nuovo esecutivo. Secondo prassi consolidata, infatti, il documento viene presentato a inizio estate, tra maggio e giugno, offrendo gli intendimenti di spesa della Difesa a legislazione corrente e rispetto alle previsioni per il bilancio futuro.
Poi, il Dpp viene modificato e corretto alla fine dell’anno, sulla base del budget effettivo che risulta dal complesso iter della Legge di Bilancio.
Per quest’anno, la coincidenza della pubblicazione del Dpp rispetto al ddl sul bilancio dello Stato rende il primo immediatamente superato, per quanto sia possibile comunque notare alcune indicazioni, prima di tutto sul quadro strategico-militare che l’Italia, secondo la Difesa, è chiamata ad affrontare. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2018/11/documento-programmatico-pluriennale-difesa/