Roma, 27 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gabriele Carrer – Nuove ombre sul nucleare iraniano. Segue. – Una fortissima esplosione, vista e sentita a distanza di chilometri. Un portavoce del ministero della Difesa iraniano ha confermato alla televisione di Stato Irib che si è verificata nella notte un’esplosione in un impianto di stoccaggio del gas iraniano in un’area che comprende un sito militare sensibile vicino alla capitale, Teheran. Il portavoce, Daoud Abdi, ha detto che l’esplosione è avvenuta nell’area “pubblica” di Parchin mentre la televisione iraniana ha riferito che le autorità stanno indagando su un forte boato e una luce intensa vista nella parte orientale della capitale iraniana.
L’incendio è stato domato dai vigili del fuoco e sembra non ci siano fortunatamente vittime. Secondo i media del regime, all’origine ci sarebbe l’esplosione di un serbatoio di gas che avrebbe provocato l’intenso bagliore e il violento rumore avvertito in quasi tutta la capitale.
Teheran si è affrettata a spiegare che l’esplosione è avvenuto nell’area “pubblica” e non nel sito militare, dove i servizi di sicurezza occidentali sospettano che il regime abbia condotto test relativi alle esplosioni di bombe nucleari più di un decennio fa.
Al New York Times, Fabian Hinz, esperto di proliferazione di armi di distruzione di massa del James Martin Center for Nonproliferation Studies, ha spiegato come “Parchin è il più grande sito di produzione di esplosivi in Iran”, aggiungendo che in passato nella base era stata progettata la costruzione di armi nucleari. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/06/esplosione-parchin-iran/